Ultimo aggiornamento: 28/02/08
Coro Valle dei Laghi
 

Rassegna Stampa Sanremo 2007

 

 

 

 

Magica “Canzone fra le guerre”

Il brano presentato a Sanremo da Antonella Ruggiero ha riscosso gli apprezzamenti degli addetti ai lavori tanto da classificarsi al quarto posto nel Premio della Critica alle spalle di Simone Cristicchi, vincitore del Festival, e di un’altra artista di grande qualità come Nada. Nella classifica generale, invece, “Canzone fra le guerre” ha ottenuto solo il decimo posto pur affascinando pubblico e ascoltatori grazie alle doti vocali della cantante genovese e al coraggioso tema trattato della guerra e delle sue giovani vittime. Particolarmente emozionante è stata anche l’inconsueta performance di giovedì 1 marzo assieme a oltre sessanta coristi trentini. Un momento che ha lasciato ricordi bellissimi sia nella Ruggiero, che ha voluto ringraziare pubblicamente la serietà, l’ottima esecuzione e l’affinità con il Coro Sant’Ilario e il Coro valle dei Laghi (“Siamo riusciti a portare un pezzetto di cielo in un luogo ‘molto terreno’”), sia nelle due corali trentine che sono tornate in Trentino cariche di elogi per la professionalità e la bravura dimostrata. Il rapporto tra l’ex Matia Bazar e i cori trentini, iniziato con il progetto “Echi d’infinito” all’interno del festival I Suoni delle Dolomiti, proseguito in concerti in varie parti d’Italia e infine approdato sul palco dell’Ariston, però non finisce qui perché tra qualche settimana vedrà la luce un cofanetto, dvd e cd, contenente le canzoni registrate nell’esibizione allo Strehler di Milano nel novembre 2005 e i momenti più intensi della performance di Malga Fratte, sui Monti Lessini, nell’estate di quello stesso anno. Nel cd accanto a brani come “Ninna nanna marmoleda”, “Fiori de cristal”, “Dormi, dormi bel bambin”, “Rifugio Bianco”, “Maggio”, “Fiabe” sarà aggiunto anche il bonus track di “Canzone fra le guerre”. Inoltre le emozioni vissute da artisti e pubblico nei giorni di Sanremo rivivranno, nella serata di martedì 24 aprile con un concerto all’Auditorium Santa Chiara di Trento dove si potranno rivedere sul palco Antonella Ruggiero e le due formazioni trentine dirette dai maestri Antonio Pileggi e Paolo Chiusole.

 

I Cori trentini conquistano l’Ariston

L’esibizione a mezzanotte nella seconda parte del Festival Pippo Baudo: “Non ho parole è stata davvero una cosa stupenda”. Come in ogni favola che si rispetti non poteva che andare in scena a mezzanotte l’esibizione di Antonella Ruggiero e dei due cori trentini, il Coro Sant’Ilario e quello Valle dei Laghi, al Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Introdotti da una battuta della bella e simpatica Michelle Hunziker, che ha detto sorridendo “Sento un po’ di presenze sul palco. Ci sono un bel po’ di uomini, sono davvero tanti”, i sessanta coristi trentini, tutti in completo scuro, sono stati inquadrati dalle telecamere. Davanti a loro, in bianco, una Antonella Ruggiero molto emozionata che ha presentato le due formazioni corali ed ha sottolineato che per l’esibizione della terza serata del festival non ci sarebbero stati strumenti ad accompagnarla ma “solo voci umane che sono tanto emozionanti”. Poi, dopo che lei ha spiegato assieme a Pippo Baudo il tema del brano “Canzone fra le guerre”, dedicato alle madri e ai bambini che devono vivere l’atrocità dei conflitti armati, sono stati i cori a dare il via all’esecuzione. Quello che ha preso corpo è stato un brano molto coinvolgente segnato dalla potenza delle voci maschili e dai vocalizzi della cantante genovese che hanno disegnato un tappeto sonoro estremamente vario nel quale si sono inserite le parole struggenti e commoventi, cantate da una Ruggiero a tratti quasi mistica, di un brano profondo e impegnato che non ha mancato di emozionare gli spettatori presenti in sala e quelli che hanno potuto ascoltarlo da casa. Al termine dell'esibizione si è potuto notare come l'atmosfera all'interno dell'Ariston sembrasse cambiata. Lo stesso Pippo Baudo, infatti, ha detto “Non ho parole è stata davvero una cosa stupenda e toccante”. La prova sanremese ha messo in mostra la sintonia che in oltre un anno e mezzo di collaborazione la Ruggiero e i due cori trentini hanno costruito, sintonia sottolineata anche dall'ex Matia Bazar che presentando i suoi “ospiti” ha detto “sono miei amici e abbiamo fatto molti concerti insieme”. Quello che è andato in scena alla più importante kermesse musicale d'Italia, dunque, è stato un momento esaltante per le due formazioni della nostra provincia e con loro per l'intero movimento corale del Trentino. Allo stesso tempo è stata anche la dimostrazione di come un progetto innovativo quale “Echi di Infinito”, ideato per il festival I Suoni delle Dolomiti, si sia rivelato un prezioso strumento per la valorizzazione dell’identità culturale della nostra terra.

 

Sanremo, i cori conquistano l'Ariston

Emozionante esecuzione con Antonella Ruggiero, pubblico entusiasta

IL VIAGGIO - Partenza da Trento all'alba di ieri dopo una notte in bianco

L'ATTESA - Per i 61 componenti del "S. Ilario e "Valle dei Laghi" aver partecipato all'importante kermesse è già una vittoria.

SANREMO - "La nostra vittoria è essere al Festival di Sanremo, ma ci auguriamo che la nostra performance porti fortuna ad Antonella Ruggiero". Scesi dal palco dell'Ariston, come durante il lungo viaggio che ieri li ha portati nella "capitale" della musica italiana, questa è stata una delle frasi più ricorrenti dei 61 componenti dei cori alpini "Valle dei Laghi" e "S. Ilario" chiamati dalla cantante genovese in veste di special guest della serata di ieri. dedicata ai duetti con i big. Un successo nell'aria, consacrato dal pubblico che - sia durante le prove che nel corso della serata in Eurovisione - ha accolto l'esibizione dei cori e della Ruggiero con un fragoroso e lungo applauso, non lesinando nemmeno i "bravi", urlati a squarciagola da qualche spettatore. Al momento dell'esibizione (intorno alle 23.30), in sala è calato il silenzio e Canzone fra le guerre, il brano sanremese della Ruggiero, ha lasciato tutti con il fiato sospeso, complice l'accompagnamento delle due formazioni trentine, che non si sono fatte tradire dall'emozione. La giornata di ieri rimarrà scritta nella storia dei cori di casa nostra e di tutto il Trentino. I 61 coristi sono partiti alle 5.30 del mattino da Trento. "Sei riuscito a dormire questa notte?", si sono chiesti l'un l'altro e le risposte che sono arrivate erano più o meno le stesse: "poco", "niente", "continuavo a rigirarmi nel letto", più per l'emozione che per la sveglia puntata prima dell'alba. Durante il viaggio i cellulari squillano per i rituali "in bocca al lupo", si parla del più e del meno. Ma soprattutto del Festival. Si inizia a immaginare come si svolgerà la serata, il dietro le quinte, il benvenuto di Baudo e della Hunziker, le reazioni del pubblico a vedersi davanti un coro di sessanta persone e sentire la loro versione di Canzone fra le guerre. "Il pubblico - si sbilancia uno dei coristi - credo che ascolterà in silenzio la nostra esibizione, un pò per l'impatto scenico,un pò per l'esecuzione. Canzone fra le guerre darà delle emozioni ancora più forti con il nostro accompagnamento". L'esito della esibizione gli darà ragione. Mentre il pullmann a due piani scivola verso Sanremo, a metà mattina arriva una notizia che fa salire ancora di più l'adrenalina: il settimanale TV sorrisi e canzoni farà un servizio fotografico delle prove pomeridiane dei cori e della Ruggiero. Preso dall'entusiasmo qualcuno inizia ad intonare il ritornello di Canzone fra le guerre. C'è spazio però anche per ripercorrere gli episodi più significativi delle due formazioni e ricordare che se non fosse stato per il musicista, direttore d'orchestra e compositore d'orchestra Giovanni Veneri, Sanremo sarebbe ancora un sogno."E' stato proprio Veneri a creare il rapporto tra le nostre due formazioni - spiega il maestro del Coro S. Ilario Antonio Pileggi - nel 2002 stava cercando un coro di 60 persone per la sua Messa delle Dolomiti, scritta per l'anno internazionale delle montagne. Quella è stata la prima occasione che ha portato i nostri due cori a collaborare. Da lì è arrivata la collaborazione con la Ruggiero, che stava cercando partner per cantare la coralità popolare trentina. Ci scelse, su indicazione della Federazione Cori del Trentino, proprio per il fatto che i nostri due cori avevano già fatto l'esperienza delle esibizioni in tandem per la Messa di Veneri".

 

“I cori trentini incantano Sanremo”

Ieri poco prima di mezzanotte l'inedita performance del S.Ilario e del Valle dei Laghi. Niente musicisti, solo le voci a cantare contro la guerra in un'atmosfera struggente

Nella storia del Festival di Sanremo non si era mai visto: sessanta coristi che cantano tutti insieme sul palco dell'Ariston. E' successo ieri sera qualche minuto prima di mezzanotte, quando un pezzo di Trentino - i due cori Valle dei Laghi e S.Ilario - ha accompagnato Antonella Ruggiero nella sua "Canzone fra le guerre", storia di una madre che vorrebbe che suo figlio piccolo non vedesse le brutture della guerra. Niente musicisti, "solo voci che sono tanto emozionanti", ha confidato la Ruggiero. Schierati a corona dietro di lei, tutti rigorosamente in nero, i sessanta coristi hanno regalato al pubblico momenti di rara emozione in un' atmosfera struggente. "Splendido" ha commentato Pippo Baudo. Antonella Ruggiero ha raccontato che realizzare un duo con dei cori trentini è sempre stato un suo desiderio. Con il S.Il ario ed il Valle dei Laghi si sono conosciuti durante un concerto ad Ala e prima di arrivare a Sanremo hanno vissuto insieme diversi concerti girando teatri di mezza Italia. Fino a qualche settimana fa non si sapeva nemmeno se fosse possibile avere tutti i sessanta cantanti insieme sul palco, poi il via libera di Baudo. Martedì la prima e unica prova con la Ruggiero, che è venuta a Trento per provare la canzone. Ieri il debutto. Con gli applausi del pubblico di Sanremo e sotto gli occhi di milioni di telespettatori.

 

“Voci trentine incantano Sanremo”

COMMOZIONE - Non ho parole,una cosa stupenda e toccante", ha detto Baudo. E il maestro Pileggi: "Quanti rumori..., non è stato facile mantenere la concentrazione". Grande performance con la Ruggiero, dei cori S.Ilario e Valle dei Laghi. "E' stato esaltante, la platea dell'Ariston ci ha tributato un applauso sincero".

"Dormi qui, non pensare bimbo mio, oggi è notte intorno a noi, notte di guerra senza pietà. Mani qui vicino a te, bimbo mio, piene d'odio contro di noi, piccolo mio non guardare. Come vorrei fuggire via, portandoti con me. Donarti la vita si, la mia, un ultimo abbraccio e un bacio mio su di te...". Sono le ventitrè e cinquantadue, praticamente la parte finale della terza serata dedicata ai duetti dei big, quando Michelle Hunziker, scherzando presenta gli artisti. "Ci sono un bel pò di uomini sul palco, sono davvero tanti". Le parole poi sono quelle di Antonella Ruggiero, camicia bianca e lunga gonna nera. "Sono tutti miei amici, sono due meravigliosi cori trentini coi quali ho già fatto numerosi concerti." Poi la minuta cantante dalla voce immensa spiega il senso del brano: "Dedicato a tutti i bambini e alle madri che vivono immersi in un clima di guerra, in varie parti del mondo, a causa della cattiveria degli uomini". E ancora: "Ad interpretare questa canzone non ci saranno strumenti, ma solo voci". Per tre emozionanti minuti le rime toccanti di "Canzone fra le guerre" attraversano il silenzio del Teatro Ariston. Sul palco la magia di un abbraccio di voci che va oltre l'afflato artistico fra Antonella Ruggiero e i cori S.Ilario e Valle dei Laghi. Un'interpretazione perfetta quella delle due corali trentine che vestite impeccabilmente di nero, con pullover e t-shirt, si sono disposte a semicerchio dietro Antonella Ruggiero. Perfetta l'interpretazione, grazie anche all'armonizzazione di Stefano Barzan. Il lunghissimo applauso che conclude l'esibizione viene spezzato dal commento di Pippo Baudo: "Non ho parole. Una cosa stupenda e toccante". E i minuti dell'esibizione sono passati in un lampo per le venticinque voci del Coro Valle dei Laghi e le trentasei del Coro S.Ilario. Lo si capisce dalle parole del maestro Paolo Chiusole , direttore del Valle dei Laghi: "E' stato un momento davvero esaltante - ci racconta nel frastuono felice dell'Ariston - un momento bellissimo, siamo ancora tutti emozionati". "E' difficile da spiegare, ci dobbiamo ancora riprendere - sorride il maestro - anche perchè è stata una giornata impegnativa, con il viaggio e le prove al pomeriggio". Chiusole è felice anche per l'accoglienza del pubblico: "La platea dell'Ariston ci ha tributato un applauso vero e sincero e anche durante le prove gli orchestrali sono rimasti stupiti dalla nostra interpretazione". Un'emozione che si percepisce anche dalle parole del maestro Antonio Pileggi, alla guida della corale lagarina: "E' andato tutto molto bene, eravamo sereni e felici di vivere quel momento. Posso dire che eravamo più agitati durante le prove che nel momento clou". Un'esibizione non facile, sottolinea Pileggi: "Non è stato facile mantenere la concentrazione perchè in questo teatro si avvertono molti rumori e quindi per una corale ci potevano essere problemi. Ma tutto è andato benissimo, abbiamo dato il massimo e siamo contentissimi".

 

Per la prima volta nella storia del Festival un coro alpino sale sul palco di Sanremo.

L’emozione dei partecipanti “Finalmente all’Ariston, che adrenalina”. Stasera l’esibizione con Antonella Ruggiero: “Daremo il massimo”

“C’è la giusta tensione che prepara l’adrenalina che salirà alle stelle nelle prove di questo pomeriggio, per poi raggiungere l’apice sul palco dell’Ariston questa sera”. Racconta così il clima che si respira nella sua formazione Antonio Pileggi, maestro del coro “S. Ilario”, che oggi sarà a Sanremo - assieme al coro “Valle dei Laghi” diretto da Paolo Chiusole - per accompagnare Antonella Ruggiero nella sua Canzone fra le guerre. E’ la prima volta, in tutta la storia del Festival della canzone italiana, che un coro alpino sale sul palco dell’Ariston. La cantante genovese ha presentato, accompagnata da pianoforte, fisarmonica e orchestra di archi, la sua canzone (da lei scritta e musicata) nella serata d’esordio di Sanremo, martedì sera. Mario Luzzato Fegiz sulle pagine del Corriere della Sera le ha assegnato un 8 con tanto di complimenti, ma accanto a chi la dà tra le favorite c’è anche chi giudica la canzone troppo “melensa”. Le due formazioni trentine - sessanta elementi in tutto - martedì erano incollate alla televisione per ascoltare la performance della Ruggiero. “Eravamo curiosi di sentire la canzone con l’accompagnamento dell’orchestra – racconta Pileggi – e ci è piaciuta molto. Credo sia l’unico brano che si tira fuori dal mucchio. Melenso? Cosa si dovrebbe dire di Nada o del duo Facchinetti allora?”. Tornando a Canzone fra le guerre il maestro del coro “S. Ilario” è tranquillo: “La nostra performance di stasera credo non avrà nulla da invidiare a quella orchestrata”. Dello stesso parere Paolo Chiusole: “La canzone sembra scritta apposta per un coro. Penso che con il nostro accompagnamento renderà il brano ancora più bello e darà al pubblico una grande emozione”. Un’emozione che Antonella Ruggiero ha già fatto toccare martedì sera, quando ha cantato Canzone fra le guerre con palpitante dolcezza, tratteggiando l’immagine d’una madre che stringe a sé il proprio bambino in una notte di bombe: mentre la sua voce inconfondibile intonava i versi (come “piccolo mio non guardare” ) la commozione in sala era palpabile. Un brano che parla dei bimbi vittime delle guerre e della crudeltà degli uomini non presenta certo un tema facile. In attesa del verdetto del pubblico, oggi, alla cinque del mattino, i due cori trentini partiranno alla volta di Sanremo dove, dalle 15 alle 16, proveranno la canzone con Antonella Ruggiero che, al termine della serata in eurovisione dall’Ariston, ha organizzato per l’occasione una grande cena. Domani, quindi, i cori rientreranno in Trentino. “Il testo lo conosciamo a menadito – conclude Chiusole – siamo tranquilli. Non siamo agitati, ma felici. Guardando Sanremo in tv e pensando che oggi ci saremo anche noi l’emozione è particolare e grandissima”. Parenti, amici e colleghi di lavoro, dicono i due maestri, saranno incollati alla televisione per assistere alla loro performance e, con loro, anche quello che Sanremo, magari, non lo ha mai seguito. Dopo Miss Italia (dove gli sms da Trento per Claudia Andreatti hanno raggiunto numeri storici contribuendo alla sua vittoria) c’è da scommetterci che anche al festival i trentini si faranno sentire con il televoto.

 

La magia dei cori trentini tra le stelle di Sanremo. Oggi in scena il S.Ilario e il Valle dei Laghi

Due cori trentini al Festival di Sanremo, il S.Ilario di Rovereto e il Valle dei Laghi di Padergnone, in diretta televisiva davanti a milioni di persone assieme a un'artista di indiscusso valore. Sono lì dove musicisti di ogni estrazione intravedono in quei pochi minuti da protagonisti il potenziale trampolino per intraprendere carriere più o meno luminose.Una sorta di gioco dalle mille sfacettature, simile per molti versi all'azzardo del famoso Casinò lì vicino, dove la speranza di chi sale la caratteristica scalinata è per la maggior parte delle volte migliore di chi la discende. Un aspetto mi sembra importante nell'avventura di quella sessantina di coristi che stasera sono sul palco dell'Ariston con Antonella Ruggiero. Non saranno di certo soli, ma porteranno la voce, la storia, la cultura del Trentino che canta, testimoniando la nostra orgogliosa identità di popolo, la nostra tradizione, le nostre origini, il nostro riconoscerci ancora oggi nelle radici inesauribili di un passato capace però di cantare i valori dell'attualità e della drammatica contemporaneità. Esprimono un Trentino ricco di cori e si spoglieranno per così dire delle loro singole identità, aprendosi a rappresentare l'intero settore della coralità popolare. Ovvio che l'occasione è unica, anche come speciale esperienza umana di coesione nella musica, di comunicazione. Sono certo che la serietà e la maturità dei nostri coristi favorirà, non solo negli oltre 5.000 appassionati che fanno capo alla Federazione provinciale, ma anche in tutta la comunità una ventata di positivo orgoglio, una sorta di ideale, comune spinta morale a interpretare nel migliore dei modi una canzone che valorizza di fronte al grande pubblico le potenzialità musicali dell'intero movimento corale trentino.

 

Emozione Ruggiero e domani arrivano i nostri

Sono ore cariche d'attesa per le due corali trentine - Sant'Ilario e Valle dei Laghi - che domani saranno sul palco dell'Ariston per accompagnare Antonella Ruggiero, in qualità di ospiti, nell'esecuzione di «Canzone fra le guerre». L'ex vocalist dei Matia Bazar ha voluto al proprio fianco le voci con le quali ha iniziato a collaborare nel 2005. «Siamo emozionati - dice il maestro Paolo Chiusole, direttore del coro Valle dei Laghi - anche perché ci vedranno milioni di persone». Un'emozione che segna anche i protagonisti del coro S.Ilario. «Siamo felicissimi di partecipare a questo evento», dice il maestro Antonino Pileggi, «ed onorati che la Ruggiero ci abbia voluti con sé». Venticinque le voci del Valle dei Laghi, trentasei quelle del Sant' Ilario. La partenza del pullman è prevista da Trento intorno alle 5.30 di domani mattina.

 

Il pezzo che Antonella Ruggiero ha scelto per il Festival di Sanremo è uno di quelli destinati a colpire al cuore per la sua intensità

«Canzone fra le guerre» si annuncia infatti come una delle interpretazioni più intense di sempre dell'ex vocalist dei Matia Bazar e non solo per il tema scelto. Dopo la prima di stasera sul palco dell'Ariston, al suo fianco giovedì ci saranno anche i cori trentini Sant'Ilario e Valle dei Laghi che Antonella ha fortemente voluto con sé in questa occasione. Per le due corali un momento che si annuncia emozionante e per la cantante la voglia di proseguire un rapporto nato nel segno di «Echi d'infinito», progetto speciale del Festival i «Suoni delle Dolomiti». Abbiamo raggiunto proprio a Sanremo Antonella Ruggiero. Da dove è nata l'idea di avere accanto i due cori del Trentino? «Con i cori Valle dei Laghi e Sant'Ilario stiamo portando avanti da ormai due anni una collaborazione che considero bella e intensa. Una collaborazione che avvolge sia l'ambito artistico sia quello che lo travalica nel rapporto umano. Quando sono stata scelta per il Festival con un brano come "Canzone fra le guerre", ho subito pensato che questa era una composizione adatta a essere cantata con i due cori». In quali termini? «La struttura ha una forma che credo possa essere impreziosita proprio in questo contesto. Così martedì la proporrò in versione solista, mentre giovedì accanto a me ci saranno, in una versione per sole voci, anche le due formazioni trentine». Come hanno accolto la sua proposta i due cori? «Con quel grande entusiasmo - sorride Antonella Ruggiero - che ha sempre caratterizzato la nostra collaborazione, nata nell'estate 2005 con il concerto sui Monti Lessini e poi proseguita in altre occasioni come quella allo "Strehler" di Milano. I maestri Antonio Pileggi e Paolo Chiusole si sono messi subito a studiare le armonizzazioni e penso che la loro interpretazione sarà di altissimo livello e che saprà stupire il pubblico di Sanremo come ha stupito me». Quali sono i contorni di «Canzone fra le guerre»? «È una sorta di ninna nanna insieme dolce e drammatica. Nel testo ho voluto raccontare il dramma di una madre che si trova immersa in un clima di guerra e vorrebbe per il figlio un altro presente. Una madre che potrebbe appartenere a ogni latitudine e guardare la barbarie della guerra in ogni epoca della storia dell'uomo». Un pezzo che lei giudica adatto per Sanremo? «Quando ho scritto questo brano non pensavo certo a Sanremo. Non si tratta quindi di un'operazione "furbesca" anche perché non ho mai pensato che ci siano pezzi da Festival e pezzi non adatti per una kermesse che mi ha dato molto e alla quale partecipo quest'anno per la quinta volta senza dimenticare i Matia Bazar. Fra l'altro proprio nel 2005 con "Echi d'Infinito" ha vinto nella categoria donne e sono curiosa di vivere questo Festival condotto da Pippo Baudo». Dopo Sanremo uscirà un nuovo disco molto particolare... «Sì, a marzo verrà pubblicato "Souvenir d'Italie", un progetto musicale dedicato alla canzoni italiane composte fra il 1915 e il 1945 e in cui si inserisce come tema anche la canzone sanremese. Un disco, fatto di tredici brani, che ho registrato con alcuni musicisti di orientamento jazz come Renzo Ruggieri (fisarmonica), Paolo Di Sabatino (pianoforte), Massimo Morioni, (contrabbasso) e Massimo Manzi alla batteria».

 

Sanremo, l'ora dei cori trentini

S.Ilario e Valle dei Laghi giovedì con la Ruggiero. Giovedì l'esibizione tutti in nero, con la farfalla del Trentino. "La canzone ha un testo molto attuale e musica di qualità".

Inizia il conto alla rovescia per i due cori Valle dei Laghi e S. Ilario che giovedì sera calcheranno insieme ad Antonella Ruggiero il palco del Teatro Ariston. Un look particolare, tutti in nero, unica scritta il nome del coro e la farfalla del Trentino cucita sul petto. Paolo Chiusole (direttore del sodalizio Valle dei Laghi) e Antonio Pileggi (direttore del S.Ilario) commentano l'evento prima della partenza, prevista giovedi' mattina, quando un pullman a due piani guiderà la carovana trentina fin sotto alla passerella dell'Ariston. Chiediamo a Chiusole di parlarci del testo della canzone e se è stato impegnativo affrontare la partitura del testo. "La canzone ci è subito piaciuta, ce la siamo subito sentita addosso, sono bastati 15 giorni per adattarla". Continua il maestro Chiusole: "La canzone l'abbiamo imparata molto velocemente, anche se i profili moderni di questo genere di testo e di arrangiamento sono molto lontani dai registri di musica popolare con il quale di solito abbiamo a che fare. Anche il testo è molto bello, attuale, "Canzone tra le guerre" è la storia di una madre che vorrebbe che suo figlio piccolo non vedesse le brutture della guerra, cercando di allontanarlo da scenari che non accetta e non vuole che siano d'esempio per il figlio. Per questo motivo il brano ha risvolti che ritornano di scottante attualità e che sicuramente coinvolgeranno il pubblico: la guerra è un problema che esiste da sempre e la storia di un bambino che viene travolto dalla guerra lo è ancora di più". "Giovedì - continua Chiusole - il brano sarà eseguito a cappella, sul palco saremo solo noi e Antonella Ruggiero. Quello che può nascere dalla sinergia di due cori così affiatati (25 elementi per il sodalizio Vallle dei Laghi, 36 elementi per il Sant'Ilario compresi i maestri) è straordinario. Per questo motivo è previsto anche uno spettacolo a Trento il 24 aprile all'Auditorium, dove riproporremo questo pezzo per farne apprezzare il valore stando più vicini al pubblico trentino. Pileggi, quanto tempo c'è voluto per mettere a punto i due cori? "Il pezzo lo abbiamo ricevuto un mese fa, ogni coro all'inizio lo ha studiato per sconto suo un paio di settimane insieme al compositore, Stefano Barzan, autore del brano che giovedì guiderà i 60 coristi sul palco dell'Ariston. Fino a qualche settimana fa non sapevamo nemmeno se c'era la possibilità di salire sul palco, per l'alto numero di coristi: il via libera c'è l'ha dato Pippo Baudo solo pochi giorni fa. Martedì scorso c'è stata la prima e unica prova con Antonella: è venuto qui a Trento e ha provato la canzone insieme ai due cori". Un suo giudizio sulla canzone? "Il brano non semplicissimo, ma è molto bello, ci è piaciuto moltissimo da subito, sembra un pezzo scritto per voce solista e per coro. Un forte sodalizio anche tra i due cori è la vera ricetta di questa discesa in campo sul palcoscenico canoro nazionale". Quando è nata la collaborazione tra i due cori?" Abbiamo iniziato a lavorare insieme - continua Pileggi - nel 2003, anno internazionale delle Dolomiti, quando le due formazioni canore si sono incontrate per la prima volta in occasione del progetto "Messa delle Dolomiti" dove la scelta cadeva su un coro maschile possibilmente trentino, con il seguito dell'orchestra filarmonica di Bologna e del teatro regio di Parma. Quando la Ruggiero ha chiesto al presidente della Federazione Franceschinelli la collaborazione di un coro per "Echi d'infinito" la scelta è subito caduta sui nostri due cori, già molto affiatati". Il primo incontro con la Ruggiero?" La prima volta che ci siamo incontrati è stato un paio di anni fa, una serata passata al ristorante Chiesa di Trento. Un incontro informale, piacevolissimo, senza troppi convenevoli: dopo dieci minuti abbiamo iniziato a parlare come se ci conoscessimo da tantissimo tempo, quasi fosse un'amica, una persona squisita sia dal punto di vista umano e che da quello artistico. Un'amicizia che giovedì ci porterà a calcare un palcoscenico tanto ambito, nonostante sia sempre così tanto criticato; ma la cosa più importante per noi è di essere i primi cori trentini a salire sul palco di Sanremo: Potete immaginare quale gioia partecipare ad un festival del genere, ci sembra di toccare il cielo con un dito".

 

"Il nostro Festival con Antonella Ruggiero"

A Sanremo giovedì sera i cori S. Ilario e Valle dei Laghi per «Canzone tra le guerre»

Domani scatta il festival di Sanremo e giovedì sera sul palco dell'Ariston ci saranno due corali trentine ad accompagnare una delle favorite: Antonella Ruggiero. L'ex vocalist dei Matia Bazar ha fortemente voluto al suo fianco, come ospiti, i cori S.Ilario e Valle dei Laghi, a ribadire il legame con il Trentino e queste due corali, dopo la collaborazione nata con il progetto speciale presentato nel 2005 a «I suoni delle Dolomiti». Un legame che si estende anche al seguito affettuoso di pubblico che la straordinaria vocalist riscontra anche in provincia. Antonella Ruggiero per questo Festival ha puntato su un brano di pace come «Canzone tra le guerre». Di questo evento, che non è esagerato definire storico per il mondo dei cori trentini, abbiamo parlato con il maestro Antonio Pileggi direttore del coro S.Ilario. Pileggi, che cosa avete pensato quando avete ricevuto questa proposta da Antonella Ruggiero? «La prima sensazione, accanto alla gioia per poter essere protagonisti di questo evento, è legata alla soddisfazione per la fiducia e la stima a livello artistico che la Ruggiero ha posto in noi e negli amici del coro Valle dei Laghi. Antonella ci ha telefonato chiedendoci se eravamo disponibili ad accompagnarla in questo momento per lei importantissimo e noi non abbiamo esitato a risponderle di sì». E il passo successivo? «Ci siamo ripresi - sorride Antonio Pileggi - e le ho chiesto subito di farmi inviare la partitura del pezzo armonizzato da Stefano Barzan, di cui da sempre apprezziamo il lavoro, per valutarne le caratteristiche». Che brano è «Canzone tra le guerre» che Antonella Ruggiero ha scelto per il Festival? «È un pezzo che non esito a definire meraviglioso. Una canzone dolce e delicata. Si tratta di una sorta di ninna nanna di una madre che vorrebbe un presente diverso per il figlio rispetto a quella della guerra che porta solo lutti e dolore. Un testo da brividi che può essere riferito alle guerre del passato, quelle che hanno toccato anche il nostro Trentino, ma anche a quelle del presente che insanguinano diverse zone del mondo», Da quanto tempo siete impegnati nel lavoro attorno a «Canzone tra le guerre»? «Da circa un mese a livello di preparazione, mentre le prove più impegnative sono durate una settimana. Con Antonella Ruggiero ci siamo tenuti in contatto via Internet e poi ci siamo incontrati per una prova generale». Come state vivendo questa vigilia? «Beh, con una tensione che nasconde la gioia di questa esperienza, visto che raggiungeremo un pubblico televisivo fatto di milioni di persone. Saremo in sessanta coristi trentini sul palco dell'Ariston e ci rendiamo conto che si tratta di un momento assai importante ma questo non ci toglie la serenità». Al di là dell'artista come si è rivelata con voi una delle più importanti interpreti della canzone italiana come Antonella Ruggiero? «Con lei ci siamo subito trovati bene a nostro agio sia a livello artistico nell'approccio alla musica sia da quello umano. L'abbiamo conosciuta nel 2005 con il progetto "Echi d'Infinito", creato per il Festival "I Suoni delle Dolomiti" e tenuto a battesimo nel concerto che si era svolto nell'agosto 2005 nella cornice naturale dei Monti Lessini. Dopo quell'esperienza con Antonella ci siamo esibiti insieme sempre al coro Valle dei Laghi allo Strehler di Milano e a Roma».

 

Il Trentino canta a Sanremo - Pippo Baudo "benedice" i cori

"Accompagniamo Antonella Ruggiero, che emozione"

Antonella Ruggiero è arrivata in gran segreto in Trentino martedì sera per provare, a porte chiuse, con i cori alpini “Valle dei Laghi” e “S. Ilario”. La cantante italiana per anni voce dei Matia Bazar ha scelto le due formazioni trentine per accompagnare, in una versione d’eccezione, la sua Canzone tra le guerre, in gara nella kermesse della musica italiana da lunedì prossimo, 26 febbraio, al 3 marzo. I due cori trentini saranno le guest star del festival di Sanremo, nella serata dedicata agli ospiti internazionali in programma il primo marzo. “Per noi è una grande emozione, ancora non ci rendiamo conto”, affermano i maestri dei due cori, Paolo Chiusole che dirige il “Valle dei Laghi” di Padergnone, e Antonio Pileggi, a capo del S. Ilario” di Rovereto. Non poteva avere un esito migliore il sodalizio tra la Ruggiero e le due formazioni trentine, che ha preso vita grazie al festival Suoni delle Dolomiti e il progetto Echi d’infinito, proposto su i verdi prati dei monti Lessini nel 2005. In quell’occasione l’artista genovese aveva duettato con i due cori in canti di montagna come Ninna Nanna Marmoleda e Dormi dormi bel bambin. Un successo che è poi proseguito con la proposta di concerti in varie parti d’Italia e con una prestigiosa serata al teatro Strehler di Milano. Non solo, da questa collaborazione nel 2007 usciranno un cd e un dvd, editi dalla casa discografica “Libera”, fondata dalla Ruggiero e dal marito, il musicista Roberto Colombo. Ma come è nata l’idea di portare i due cori trentini a Sanremo? “Una sera a cena, nel periodo immediatamente precedente alla partecipazione di Antonella a Sanremo 2005 con Echi d’infinito – racconta Chiusole – le abbiamo lanciato l’idea che una volta avremmo potuto anche noi andare al festival, come suo supporto. Il nostro, però, era un discorso più scherzoso che serio, Sanremo per noi era solo nei nostri sogni. Evidentemente, invece, l’idea è piaciuta ed è stata presa sul serio: un mese fa, appena saputo della sua partecipazione al festival, Antonella ci ha chiamati per chiederci di partecipare nella serata degli ospiti internazionali”. La partecipazione del coro “Valle dei Laghi” e del coro “S. Ilario”, però, è stata in forse fino a qualche giorno fa. “All’inizio – spiega Pileggi – sembrava ci fossero problemi di spazio. In totale la nostra formazione è di sessanta persone e sembrava che non riuscissero a farci stare tutti sul palco. Abbiamo dovuto aspettare il via libera della direzione di Pippo Baudo”. Nell’attesa del benestare dell’organizzazione del festival, le due formazioni avevano già iniziato a provare. “Antonella ci ha mandato immediatamente la partitura – spiega Chiusole – e ci siamo messi subito al lavoro da soli. Martedì, invece, l’abbiamo provata assieme a lei, che è rimasta molto contenta”. La canzone, assicurano i due direttori, sembra cucita su misura per l’esecuzione corale. “Anche il tema – assicura Pileggi – cade a puntino per un coro alpino. L’elaborazione del maestro Stefano Barzan (che l’anno scorso ha diretto Anna Oxa a Sanremo) è ideale: un brano piacevole da ascoltare e, per noi, da cantare, con una melodia stupenda. Sarà un’esecuzione moderna, non un canto tradizionale di montagna. Le nostre due formazioni si sostituiranno in toto all’orchestra, eseguiremo il brano a cappella con dei momenti in cui canteremo a bocca chiusa e altri in cui faremo da coro”. Le sessanta voci trentine si presenteranno sul palco dell’Ariston vestiti in total black, un look composto da pantaloni, polo e maglioncino. Per sostenerli, visto che a Sanremo la parte del leone la fa il televoto, il Trentino si sta già mobilitando: alla discoteca “Number One” di Pergine Valsugana, per esempio, il primo marzo sarà allestito un maxischermo per seguire in diretta la performance dei cori trentini e fare a gara a chi “televota” di più. Aspettando Sanremo, oggi le due formazioni saranno ospiti della trasmissione Radio 2 Discanti, in onda a partire dalle 15.30 circa.

 

Non poteva avere un esito migliore il sodalizio tra la cantante italiana Antonella Ruggiero e le due formazioni trentine del Coro S.Ilario e del Coro Valle dei Laghi che ha preso vita grazie al festival I Suoni delle Dolomiti. Infatti l’artista genovese e i 50 membri delle due corali si esibiranno sul palco del Teatro Ariston, giovedì 1 marzo, all’interno di quella che è la manifestazione canora più importante d’Italia, il Festival di Sanremo. Si tratta di un nuovo tassello del percorso di “Echi d’infinito”, il progetto speciale specificatamente ideato per il festival di musica in quota I Suoni delle Dolomiti, proposto nell’agosto 2005 sui verdi prati dei Monti Lessini, nel Trentino meridionale, davanti a una platea di cinquemila persone. Un concerto che aveva visto intrecciarsi mirabilmente le doti canore e la leggerezza della Ruggiero e la struttura solida e polifonica dei cori in canzoni di montagna come “Ninna Nanna Marmolèda”, “Dormi dormi bel bambin”, “La Valsugana” e molte altre cui si sono aggiunte anche rivisitazioni di alcune composizioni della ex Matia Bazar. Un successo che è poi proseguito con la proposta di concerti in varie parti d’Italia e anche una prestigiosa serata nella cornice del teatro Strehler di Milano. “Echi d’Infinito” è un progetto riuscito che ha permesso l’incontro tra musica popolare e musica colta, tra passato e presente. Una linea lungo la quale il festival I Suoni delle Dolomiti si sta muovendo da tempo con la produzione di progetti speciali tra i quali si annoverano altre esperienze riuscite come la creazione di brani jazz ispirati alla cultura ladina ad opera di Dave Douglas e riuniti in «Mountain Passages», poi diventato uno degli album migliori del 2005, come il seducente lavoro «Cime Domestiche» che, attorno a testi musicali dedicati alle donne di montagna, ha raccolto la creatività artistica di Petra Magoni, Monica Demuru, Ares tavolazzi e Paolo Benvegnù o come la composizione «Vijidaes Visioni» di Giorgio Battistelli per due cori maschili, coro misto, ottoni, percussioni e 30 mucche. A Sanremo Ruggiero e compagni presenteranno il brano “Canzone tra le guerre” che parla di una madre coinvolta dalla guerra attraverso l’esperienza del figlio militare. Un palcoscenico importante che accoglie un po’ di Trentino e delle sue valli e montagne, premia un progetto innovativo e anche la qualità dei due cori alpini «Valle dei Laghi», diretto da Paolo Chiusole, e «S. Ilario», diretto da Antonio Pileggi che testimoniano anche la complessa e ricca realtà della coralità trentina.

 

Sanremo, la Ruggiero con i cori trentini S.Ilario e Valle dei Laghi all'Ariston. In preparazione anche CD e DVD

Il marito musicista Colombo: "Il brano "Canzone tra le guerre" si presta ad un arrangiamento vocale acustico". TRENTO - Due cori trentini saliranno sul palco del Festival di Sanremo accanto ad Antonella Ruggiero. Si tratta del Coro S.Ilario e del Coro Valle dei Laghi, che nella serata del primo marzo faranno il loro esordio sanremese accompagnando la vocalist genovese. La collaborazione nasce da lontano e precisamente dall'esperienza dei "Suoni delle Dolomiti" nel 2005 quando la Ruggiero ha rivisitato il repertorio tradizionale dei cori trentini nel progetto "Echi D'infinito", confluito in un indimenticabile concerto sui prati di Malga Fratte sui Monti Lessini. La cosa è proseguita nei teatri con concerti di estrema suggestione capaci di valorizzare al meglio l' interazione tra la voce di Antonella e quella dei suoi angeli custodi trentini. Sanremo non è che la prosecuzione di questo felice sodalizio, come ci ha raccontato al telefono Roberto Colombo, musicista e marito della Ruggiero, a Sanremo in veste di direttore di questa speciale orchestra. Dopo "Echi d'infinito" all'aperto e in teatro la collaborazione coi cori trentini aggiunge un ulteriore tassello con la partecipazione a Sanremo. "La terza serata del Festival, da tre anni a questa parte, prevede che i cantanti eseguano il proprio brano accompagnati da un ospite. Per Antonella è stato spontaneo pensare al Coro S. Ilario e Valle dei Laghi, anche perchè "Canzone tra le guerre" è un brano che si presta particolarmente ad un arrangiamento acustico per sole voci". Di cosa parla la canzone che presenterete al Festival? "Il brano è un canto di speranza per l'infanzia da parte di una madre: la musica è di Christian Carrara mentre il testo è stato scritto insieme ad Antonella. Devo dire che si tratta di una canzone toccante e ricca d'atmosfera che guarda alla guerra dal punto di vista di una madre". Che effetto le fa dirigere una formazione cosi' numerosa? "Devo dire che i cori trentini sanno dirigersi benissimo da soli, quindi l a mia figura non è poi cosi' decisiva. Gli arrangiamenti per sole voci sono stati curati da Stefano Barzan e attorno al 20 febbraio cominceremo le prove assieme ai cori": La collaborazione con questi due cori del Trentino sembra quindi destinata a continuare a lungo. "L'esperienza di "Echi d'infinito" è stata talmente bella che stiamo preparando l'uscita di un cd e un dvd che documentano tutto il lavoro fatto assieme: dal concerto a malga Fratte fino alle esibizioni teatrali a Milano e Rovereto. Il dvd uscirà in primavera mentre dopo Sanremo abbiamo in programma un concerto a marzo proprio a Trento dove a fianco del repertorio di "Echi d'infinito" , fatto di composizioni inedite e di brani tradizionali, ci sarà anche "Canzone tra le guerre". Dopo l'ultima esperienza sanremese del 2004 firmata Daniele Groff, il Trentino si prepara a tornare al Festival di Sanremo con un ensamble di oltre 50 persone: per la prima volta una tradizione tramandata da oltre un secolo si trova a calcare il palco del Teatro Ariston.

 

La Ruggiero con i cori S.Ilario e Valle dei Laghi a Sanremo

La cantante si esibirà con i due sodalizi sul palco dell'Ariston il 1° marzo

TRENTO - Negli annali del festival di Sanremo si è visto di tutto: un comico come Faletti che "canta" un testo impegnato, Elio delle Storie tese che si presenta con un "terzo braccio", Riondino che fa coppia con l'ex direttore del TG3 Sandro Curzi. Ma uno spiegamento di 50 cantanti tutti insieme sul palco, non si era ancora sentito. Succederà il prossimo 1 marzo e i 50 saranno i componenti dei due cori trentini S.Ilario e Valle dei Laghi. Il colpo è riuscito a Antonella Ruggiero, la cantante ex Matia Bazar che negli ultimi anni ha intrapreso una ricerca sulla coralità ed ha realizzato vari concerti per la rassegna I Suoni delle Dolomiti, accompagnandosi ai due cori. La Ruggiero è passata alla selezione che ha escluso candidati eccellenti, con il brano "Canzone fra le guerre". "L'idea è piaciuta subito - ha commentato Roberto Colombo, marito della cantante - e non ci sono state difficoltà se non quella logistica che vedrà tutte quelle persone sul palco dell'Ariston. Ora attenderemo l'esibizione di Sanremo per completare l'album registrato coi due cori al Teatro Strehler nel novembre del 2005". La canzone, spiega Colombo, parla di una madre che è coinvolta dalla guerra attraverso il figlio militare. Ricordiamo che i due cori hanno partecipato al progetto Echi D'infinito per I Suoni delle Dolomiti nel 2005 ed hanno preso parte a vari concerti in diverse località italiane. Il Coro S.Ilario è diretto da Antonio Pileggi ed è nato nel 1979, quello della Valle dei Laghi è nato nel 1972 ed è diretto da Paolo Chiusole. (sa.m.)

 

Coro S.Ilario e Coro Valle dei Laghi a Sanremo

I due prestigiosi cori trentini canteranno al Festival assieme ad Antonella Ruggiero

di FABIO DE SANTI TRENTO

Gli «echi d'infinito» si diffonderanno da un palco di assoluto prestigio come quello del Teatro Ariston di Sanremo, nel segno della collaborazione fra Antonella Ruggiero e i cori S.Ilario e Valle dei Laghi. Le due corali trentine saranno infatti accanto alla Ruggiero, il 1° marzo, in occasione del Festival di Sanremo condotto da Pippo Baudo. Si tratta di un nuovo, importante tassello di un esperimento musicale nato nel segno del Festival dei «Suoni delle Dolomiti» e tenuto a battesimo nel concerto andato in scena nell'agosto 2005 nella cornice naturale dei Monti Lessini. In quell'occasione la voce di Antonella Ruggiero si intrecciò magicamente con quella delle due formazioni trentine davanti a cinquemila persone accorse per assistere ad una performance che doveva essere unica, la prima assoluta del progetto speciale degli «Echi d'Infinito. La montagna cantata». La minuta cantante genovese si era messa al fianco delle due corali nell'esecuzione di composizioni come «Ninna nanna Marmolèda», «Fiori de cristal» (da un testo di Antonia Dalpiaz), «Dormi dormi bel bambin», «O Carlota» e «Corale cantico», una composizione che la Ruggiero aveva armonizzato proprio per le voci maschili che l'accompagnavano in quella specialissima occasione. Erano seguiti brani come «La Valsugana», e poi ancora la romantica «Serenada a Castel Toblin», «Quel mazzolin di fiori» e l'immancabile «La Montanara», fino all'emozionante «Signore delle cime». Da quel momento, «Echi d'Infinito» ha conquistato l'attenzione di un pubblico nazionale con lo spettacolo proposto nella prestigiosa cornice meneghina dello «Strehler». Davanti al pubblico milanese erano risuonate le note e le parole di «Ninna nanna marmolèda», «Fiori de cristal», «Dormi, dormi bel bambin», eseguite dal Coro S.Ilario guidato dal maestro Antonio Pileggi, e quindi «Rifugio bianco», «Maggio», «Fiabe» e altre composizioni proposte dal Coro Valle dei Laghi diretto dal maestro Paolo Chiusole. Testimonianza, questa, di una tradizione musicale important e che solo in provincia di Trento può contare su decine e decine di formazioni. «Un desiderio coltivato a lungo», aveva raccontato al pubblico dello «Strehler» l'ex vocalist dei Matia Bazar, «atteso e sognato sin da bambina». Forse per questo i suoi inserti vocali sono sembrati giungere da lontano, quasi rispettosi, senza però mai sottrarsi dallo sfruttare a pieno le doti canore, straordinariamente duttili e mobili, che l'hanno resa famosa negli anni. Una magia, quella di «Echi d'Infinito», che dunque si ripeterà, seppur in forme diverse, anche sul palco dell'Ariston, sul quale per la prima volta saliranno anche dei cori trentini per un momento che si annuncia già «storico» per la musica della nostra terra.