27 maggio 2002

Note delle Dolomiti per salutare il teatro

Un' emotività palpabile dietro ma anche davanti le quinte, prima e durante il concerto ha caratterizzato la serata di sabato allo Zandonai dove tanti ed entusiasti erano gli spettatori.
Innanzi tutto, la prima attesissima della Messa delle Montagne dedicata alle Dolomiti, una prima che pareva dovesse concretizzarsi durante la manifestazione primaverile di San Marco in fiore, sostituita in quel periodo da altro concerto animato dai cori S. Ilario e Soldanella. Altro motivo di emozione: la presenza del Coro S. Ilario gruppo corale particolarmente amato, cresciuto musicalmente e umanamente, che sabato ha condiviso anche la commozione di un tenore, tradito dall' emotività durante la " Ninna Nanna " di Dionisi, eseguita col pensiero rivolto al figlio che nasce a giorni: occhi lucidi e un abbraccio del direttore, Antonio Pileggi, sorrisi di tutti hanno concluso il canto e rincuorato il cantore.
Nella prima parte delle serata i due cori, il S. Ilario e il noto Valle dei Laghi diretto da Paolo Chiusole, hanno offerto singolarmente un saggio del loro repertorio, da " Fiori de Cristal " a " Carlota ". Grande il phatos all' esecuzione della " Montanara " a cori riuniti per celebrare il 75. del celebre canto. Quindi un pensiero a Zandonai, con il suo " Spleen " per violoncello e orchestra, e un omaggio del M. Giovanni Veneri, con la composizione per soprano e orchestra: " Anima non Andare ".
E finalmente dopo la pausa, l' esecuzione della Messa delle Montagne, eseguita dai due cori accompagnati dall' Orchestra Accademica Filarmonica di Bologna. Applausi scroscianti e ripetuti hanno testimoniato il gradimento del pubblico, e il legame affettivo con i coristi che interpretano con il canto sentimenti e valori condivisi.
Si è chiusa cosi' in bellezza, alle note dell' Agnus Dei, col pensiero rivolto alle Dolomiti, la stagione del teatro Zandonai: lo attende una lunga ristrutturazione. Ma per la musica a Rovereto è ormai disponibile un ricco panorama di strutture adeguate: oltre alla consueta sala Filarmonica, il teatro alla Cartiera a dato prova di ottima acustica e versatilità, mentre a fine anno è attesa l' apertura dell' Auditorium del Polo, una scommessa anche per la musica.