1 dicembre 2003

Alla Sala della Filarmonica ieri a Trento quattordici sodalizi si sono contesi il primo Festival della coralità regionale
Sfida a colpi delle più belle canzoni inedite
Trionfa il coro Leonard Lechner, bene anche il Valle dei Laghi, Coronelle e Genzianella

 

TRENTO. Cori del Trentino e dell'Alto Adige sotto esame ieri pomeriggio, alla Sala della Filarmonica di Trento, dove si è svolto il primo Festival regionale di canto corale. Dei quattordici cori in concorso, dodici erano trentini e due altoatesini: il vincitore o, meglio, il trionfatore del festival è stato il coro Leonard Lechner di Bolzano, che ha fatto man bassa di primi premi e premio speciale. Sul fronte trentino, molto bene i cori Valle dei Laghi di Padergnone, il Genzianella di Tesero e il Coronelle di Cavalese.
Questo primo Festival regionale di canto corale è stato organizzato dalla Federazione Cori del Trentino per valorizzare l'ampio patrimonio musicale inedito prodotto dalle 11 edizioni del Concorso internazionale di composizione ed armonizzazione corale, promosso dalla Federazione stessa. Per partecipare al festival, tutti i cori in gara dovevano infatti eseguire tre dei 150 canti premiati nell'ambito del concorso corale: si tratta di canti firmati da compositori contemporanei di tutto il mondo. Al Festival sono stati presentati con successo anche brani dei compositori trentini Armando Franceschini, Roberto Di Marino, Carlo Deflorian, Sandro Filippi e Riccardo Giavina.
Ieri, in perfetto orario sulla tabella di marcia, dalle ore 14 alle 18.30, si sono succeduti i cori che hanno eseguito tre o quattro brani ciascuno, davanti ad un bel pubblico e alla giuria composta dai musicisti Maurizio Dini Ciacci, Giuseppe Calliari, Heinrich Pramsholer, Stefan Gstrein, e presieduta da Marco Berrini della Federazione nazionale delle associazioni corali.
A seconda del grado di difficoltà dei brani, i cori cantavano per la categoria A, per quella B o per la C, riservata alle musiche più complesse.
Tra i coristi c'era molta emozione visto che si trattava di un vero e proprio esame: prima di salire sul palco, qualche corista dice una battuta scherzosa, tanto per stemperare la tensione; c'è invece chi si schiarisce la voce e mangia una "salvifica" caramella alla menta, chi fa qualche gesto scaramantico o un esercizio di respirazione, mentre altri si danno una forte stretta di mano per incoraggiarsi a vicenda.
Sul palco poi, i cori sfoggiano il rigore e la compostezza di sempre, e tutti hanno dato prova di un "buon livello artistico", come ha osservato Marco Berrini alle ore 19.30, prima di pronunciare i verdetti finali che hanno chiesto alla giuria più tempo del previsto, proprio per via di queste esecuzioni tutte buone e con poco scarto tra un'interpretazione e l'altra. La giuria ha assegnato tutti i premi all'assoluta unanimità: non ha certo lasciato indifferenti il vero e proprio trionfo del coro bolzanino Leonard Lechner che si aggiudicato ben due primi premi più il premio speciale intitolato a Padre Kolumban Gschwend. Brave anche le giovanissime coriste della scuola musicale di Brunico, unico coro di giovani presente al festival, che si sono aggiudicate il terzo premio categoria C. Dei cori trentini si sono fatti grande onore il coro Valle dei Laghi di Padergnone, secondo in Ad e vincitore del premio speciale Camillo Moser. Bene anche per il primo posto del coro Genzianella di Tesero e i 2 secondi posti del coro Coronelle di Cavalese.

Sandra Matuella